Semidio greco, mescitore di vino per gli dei
Nell’Iliade di Omero, Diomede racconta che Zeus, affascinato dalla bellezza del ragazzo (Ganimede), sotto sembianze di un’aquila lo rapì e lo portò sull’Olimpo offrendo in cambio al padre una coppia di cavalli divini e un tralcio di vite d’oro.
Zeus diede a Ganimede il dono dell’immortalità e gli concesse il posto di “Coppiere degli Dei”.
Numerose sono le testimonianze storiche ritrovate nelle immediate vicinanze delle nostre Cantine e al di sotto vigneti, una su tutte l’Ipogeo di Ganimede situato di finaco ai nostri poderi.